IL MISTERO DEL GRAAL E IL RE PESCATORE: SIMBOLI E SIGNIFICATI 

Vorremmo considerare due simboli della mitologia europea che possono esprimere interessanti significati alchemici: il Re Pescatore ed il Santo Graal. Entrambi sono simboli ricchi di significato, di valenze allegoriche e sono spesso associati a tematiche spirituali, alla conoscenza, all’amore e alla ricerca della verità.

IL GRAAL: COPPA SACRA E CONOSCENZA ESOTERICA

Il Graal, noto anche come Sacro Graal o Santo Graal, è una coppa leggendaria che ha radici nelle tradizioni cristiane e celtiche (1). Secondo la leggenda fu utilizzato da Gesù nell’Ultima Cena per raccogliere il suo sangue. Successivamente, Giuseppe di Arimatea avrebbe raccolto il sangue di Cristo nella stessa coppa durante la crocifissione (4): il Vangelo di Nicodemo contiene una sezione nota come l’Atto di Pilato, che racconta il ruolo di Giuseppe d’Arimatea nel sepolcro di Gesù. Secondo questo testo apocrifo, Giuseppe d’Arimatea, un membro del Sinedrio e seguace segreto di Gesù, avrebbe ottenuto il permesso da Pilato di prendere il corpo di Gesù dalla croce e di seppellirlo. Inoltre, narra che Giuseppe avrebbe raccolto il sangue di Gesù in un recipiente.

Questo oggetto sacro è stato poi trasportato in Britannia (1), dove è diventato fulcro al centro di molte storie e leggende.

Simbolicamente, il Graal rappresenta la conoscenza esoterica o iniziatica (1). È un oggetto misterioso che può elargire poteri magici, ma solo a coloro che sono degni e capaci di accoglierne il reale segreto: la sua ricerca è spesso associata alla ricerca  della sapienza perduta e dei segreti divini, che possono essere compresi solo attraverso l’introspezione, l’umiltà, la grazia e la forza. Chiunque cerchi il Sacro Graal deve superare varie prove e sfide, ma spesso ci sono anche delle regole che devono essere rispettate per la sua conquista.

IL RE PESCATORE: GUARDIANO DEL SACRO GRAAL

Nel ciclo arturiano, il Re Pescatore è un personaggio chiave: egli governa un regno che è diventato desolato e devastato, noto come la “Terra Desolata” o le “Terre Guaste”. Il Re Pescatore è ferito o malato e la sua menomazione si riflette nel suo regno che soffre a causa di questa condizione.

Questa figura leggendaria si inserisce nel contesto alchemico e mitologico: il Re Pescatore appare per la prima volta nell’opera di Chrétien de Troyes, “Le Roman de Perceval ou le conte du Graal”. In questa storia, Parsifal incontra due re feriti, uno più anziano e uno più giovane ferito ad una coscia, associato al Re Pescatore. 

“Un Re morto è restaurare il regno del Graal” (2)

Scopre troppo tardi che entrambi sarebbero guariti se avesse domandato loro del Graal ma era stato ammonito di non fare troppe domande o di non esitare nel suo cammino verso il Graal. Questo crea un conflitto interiore in Parzival, in Galahad o nel cavaliere che si accinge alla ricerca: da una parte, vuole aiutare a curare la malattia legata alla figura del Re, ma dall’altra, teme di violare le regole imposte o di deviare dal suo percorso verso il Graal.

IL PARSIFAL DI WOLFRAM VON ESCHENBACH MUSICATO DA RICHARD WAGNER

Nel poema epico “Parzival” di Wolfram von Eschenbach (3), l’autore amplia la storia di Chrétien de Troyes, introducendo nuovi dettagli e interpretazioni significative. Mentre Chrétien de Troyes si riferisce al Re Pescatore semplicemente come il “Re del Graal”, Wolfram lo identifica come “Anfortas” e suo padre, il Re Titurel. Questa precisazione dei nomi dei re del Graal conferisce loro una maggiore profondità: il Re Titurel, simbolo di saggezza, tradizione, ordine è identificabile con il vecchio e saggio re del regno del Graal, Montsalvat che ha guidato i Cavalieri del Graal per molti anni con saggezza e compassione. Custodisce il Santo Graal, la sacra reliquia in grado di apportare guarigione e immortalità. Suo figlio “Amfortas” o “Anofortas” è stato ferito da una lancia magica durante un combattimento con il mago malvagio Klingsor. La ferita di Anfortas è dolorosissima, gli rende impossibile lo svolgere il ruolo di Re e non può essere guarita, se non dal tocco del Santo Graal.
Anfortas ritiene che che la sua sofferenza sia una punizione per i suoi peccati, il suo senso di colpa e la sua vergogna lo tormentano e lo rendono incapace di trovare la pace. Il suo regno perduto potrebbe essere visto come un simbolo del paradiso perduto dall’umanità

Dunque la sua figura rappresenta aspetti di tentazione, sofferenza per il Regno perduto, di vulnerabilità umana e  speranza di redenzione. 

Nel dramma musicale (5) del “Parsifal” di Richard Wagner, il protagonista scopre di essere discendente dei Re del Graal, in quanto sua madre è figlia del Re Ferito: questa rivelazione aggiunge un ulteriore significato al percorso di Parsifal.

LA CERCA DEL GRAAL E LA GUARIGIONE DEL RE PESCATORE

La ricerca del Santo Graal (1) da parte dei valorosi cavalieri e la guarigione del Re Pescatore rappresentano la cerca, la rinascita e la trasmutazione alchemica.

La sua ricerca di redenzione può essere vista come una metafora per la ricerca della salvezza da parte dell’uomo e della donna alla ricerca della fonte perenne di acqua viva, dell’elisir di lunga vita, del paradiso perduto, dell’eterna conoscenza costituita da principi immutabili, che li renderà liberi, il Santo Graal, l’Archeosofia.

Bibliografia essenziale:

1 – ESPERIENZA MISTERICA DEL SANTO GRAAL. 18° Quaderno. Tommaso Palamidessi, Archeosofica, pag. 1,2,6,7.

2 – ESPERIENZA MISTERICA DEL SANTO GRAAL. 18° Quaderno. Tommaso Palamidessi, Archeosofica, pag. 12.

3 – WOLFRAM VON ESCHENBACH. Parzival, Einaudi, 1993.

4 – LA LEGGENDA DEL SANTO GRAAL. Robert De Boron, Einaudi, pag.35-36.

5 – In tedesco “Bühnenweihfestspiel”: azione scenica sacra festiva nella quale il soggetto si ispira liberamente al poema epico del XIII secolo “Parzival” di Wolfram von Eschenbach, con l’aggiunta di elementi cristiani e filosofici.

Translate »