Sin dai tempi più remoti serpeggia, nascosta agli occhi dei non addetti ai lavori, una Scienza segreta praticata ed insegnata dai più grandi Uomini della storia ai loro più intimi discepoli. Da Ermete Trismegisto a Mosè e più tardi da personaggi come Paracelso, Cardano, Bohme e Kunrath questa Arte segreta è arrivata fino ad oggi tramandata in testi quasi incomprensibili perché scritti in un linguaggio simbolico frutto della fusione tra gergo chimico e realtà spirituale. Ma cosa vollero dire questi grandi Alchimisti nei loro scritti all’apparenza indecifrabili?
Come mai furono spesso perseguitati nel corso della storia?
Non è difficile intuire che gli Alchimisti furono troppo spesso incompresi da chi non aveva “occhi per vedere”. Ed è proprio per questo che molti videro nell’Arte Alchemica una scienza materiale atta a trasformare piombo in oro.
La Scienza Alchemica tratta di una realtà spirituale e dà, ai volenterosi, i mezzi per compiere la più grande delle trasformazioni: cambiare la propria natura interiore da umana a divina.
Per questo motivo può sembrare una “Scienza dell’impossibile“, ma conoscendo le chiavi della simbologia con la quale gli Alchimisti comunicano, può essere sperimentata diventando una realtà.
I simboli tradizionali infatti sono autentiche rivelazioni che celano, una realtà spirituale capace di trasmutare l’interiorità dell’alchimista che lo comprende.
Tutto questo è possibile soltanto con esercizi di meditazione e con un continuo ed incessante lavoro di auto superamento. Solo così l’individuo cambierà secondo il modello perfetto dell’Alchimista, realizzando la Pietra Filosofale.